Oggi esploro Regola, il settimo rione di Roma.

Il suo nome deriva da “renula”, la sabbia finissima lasciata dal Tevere dopo le piene. In questo micro-percorso (0,6 km) si condensano secoli di storia: Regola è un rione dall’anima elegante e discreta, fatta di pietre romane, spiritualità barocca e nuove forme di arte urbana.

❶ Prima tappa: scendo nei Sotterranei di San Paolo alla Regola (via S. Paolo alla Regola, 16).

Qui una “Insula” racconta la Roma imperiale. Dal sottosuolo emergono magazzini dell’età di Domiziano, forse legati al porto fluviale, e ambienti abitativi decorati in età severiana. Mosaici, archi e una sala con colonna centrale testimoniano una ristrutturazione in epoca costantiniana. Il sito fu dimenticato e riscoperto negli anni Settanta. Sopra, case medievali e infine Palazzo Specchi nel Rinascimento. La visita, intensa e suggestiva, è disponibile solo su prenotazione, in genere ven-dom ore 10-16 (ticket € 4).

❷ Cammino verso piazza Capo di ferro ed entro a Palazzo Spada, capolavoro cinquecentesco.

La galleria prospettica di Borromini (1652) è un inganno barocco: sembra lunga 35 metri ma ne misura solo 8,8. Colonne che si restringono e pavimento inclinato creano un effetto ottico stupefacente. La statua finale di Marte pare a grandezza naturale, ma è alta solo 60 cm. Dentro, la Galleria Spada custodisce capolavori di Tiziano, Guercino, Reni, ancora esposti come nel Seicento. Visite mer-lun 8:30-19:30 (ultimo biglietto alle 19), chiuso martedì. Ticket € 6 (gratuito la prima domenica del mese).

❸ Lascio il barocco, percorro via di Monserrato ed entro a Santa Maria in Monserrato.

È la chiesa nazionale spagnola, fondata nel 1506 dalla confraternita catalana legata alla Madonna di Montserrat. Fu ampliata e divenne nel Seicento la chiesa di riferimento per le comunità iberiche a Roma. Dentro trovo le tombe dei papi Borgia – Callisto III e Alessandro VI – traslate qui nell’Ottocento con monumento di Felipe Moratilla. Per un periodo fu sepolto anche il re Alfonso XIII. Statue e pale evocano santi e madonne della devozione spagnola. Accesso libero (gradito obolo € 2). Orari: lun-sab 8:30-13 e 15:30-18:30; dom 10-13 e 15:30-18:30. Messa in spagnolo per i fedeli.

❹ Giro l’angolo e raggiungo via Giulia 19-21, all’OFF/OFF Theatre.

Nato nel 2017, questo piccolo teatro contemporaneo è stato progettato dallo studio dell’architetto Farshid Tavakoli. L’ambiente è raccolto, curato, con circa cento posti. Si respira innovazione: la programmazione include monologhi, drammaturgia sperimentale e giovani compagnie, offrendo uno spazio alternativo nel cuore storico della città. È un’eredità viva dei vicini teatri di Pompeo e Marcello di epoca romana. Ticket € 35. Il botteghino apre mar-sab 16-21, dom 15:30-17; spettacoli mar-sab 21 e dom 17 (lunedì solo se in cartellone). In attesa, un aperitivo su via Giulia (€ 16) o al bistrot del teatro ci sta tutto.

In meno di 700 metri ho attraversato venti secoli. Dall’antichità romana all’arte contemporanea, Regola mi ha svelato il suo volto più autentico: un rione dove ogni pietra racconta, e ogni storia continua a camminare insieme al presente. Roma, qui, parla sottovoce. Basta fermarsi ad ascoltare.

Tram 8 Arenula/Cairoli per andare, Treno San Pietro per il ritorno. Il giorno migliore? Lo decide l’Insula, che ha date limitate. La timeline ideale prevede visita a Insula e Galleria nel pomeriggio, poi aperitivo e spettacolo serale. Budget: € 63.