Oggi esploro il rione Pigna.

Il nome deriva da una colossale pigna bronzea, simbolo di fertilità e rinascita, un tempo situata vicino alle Terme di Agrippa e oggi custodita nei Musei Vaticani. In questo itinerario breve (1,4 km), attraverserò secoli di storia, dall’antica Roma fino al Novecento.

❶ Il cammino inizia dall’Area sacra di Largo Argentina.

Affacciandosi dalle ringhiere su Largo di Torre Argentina, si scorgono i resti di quattro templi romani risalenti al periodo repubblicano, tra il IV e il I secolo a.C. Questi templi, identificati con le lettere A, B, C e D e casualmente scoperti negli anni ’20 durante lavori edilizi, erano probabilmente dedicati a Giuturna, Fortuna, Feronia e ai Lares Permarini. Qui, nel 44 a.C., fu assassinato Giulio Cesare presso la vicina Curia di Pompeo. Oggi, una passerella consente di ammirare da vicino questi antichi resti, tra cui ha trovato rifugio anche la celebre colonia felina. L’area sacra è aperta mar-dom 9:30-19 (chiusura anticipata alle 16 da ottobre a marzo). Ticket € 5.

❷ Proseguendo verso piazza della Rotonda, mi trovo di fronte al maestoso Pantheon.

Originariamente costruito da Agrippa nel 27 a.C., l’edificio attuale risale alla ricostruzione promossa da Adriano nel II secolo d.C. La sua cupola imponente in calcestruzzo, con un diametro di 43 metri, è ancora oggi la più grande al mondo edificata senza armature metalliche. L’oculus centrale, aperto al cielo, crea all’interno suggestivi giochi di luce. Dal 609 d.C., il Pantheon è diventato la chiesa cristiana di Santa Maria ad Martyres, ospitando le tombe di Raffaello e dei primi re d’Italia, Vittorio Emanuele II e Umberto I. Orari: tutti i giorni 9-19; ticket € 5, ingresso gratuito per residenti a Roma.

❸ Terza tappa: la chiesa di Santa Maria sopra Minerva.

A pochi passi, raggiungo Piazza della Minerva, dominata dall’obelisco sorretto dall’elefantino di Bernini, affettuosamente chiamato “Pulcino della Minerva”. La basilica è uno dei rari esempi di architettura gotica romana. Edificata nel XIII secolo dai Domenicani, sorge sui resti di antichi templi dedicati a Minerva, Iside e Serapide. All’interno, ammiro gli affreschi di Filippino Lippi nella Cappella Carafa e il Cristo Risorto di Michelangelo. Qui riposano Santa Caterina da Siena e il Beato Angelico. La chiesa è aperta tutti i giorni 8-19, obolo gradito. Uscendo, uno sguardo va al convento adiacente: qui Galileo Galilei, nel 1633, fu costretto ad abiurare davanti all’Inquisizione.

❹ Concludo il mio itinerario in piazza San Marco, davanti alla piccola Fontana della Pigna.

Realizzata nel 1927 da Pietro Lombardi, questa fontana elegante e sobria presenta una pigna stilizzata, simbolo del rione. L’acqua sgorga da bocchette laterali e dalla sommità della pigna, raccogliendosi in vaschette protette da piccole colonne marmoree. Idealmente, la fontana compensa il rione per l’assenza della colossale pigna bronzea trasferita ai Musei Vaticani. Accanto sorge Palazzo Venezia, da cui Mussolini pronunciava i suoi discorsi, testimone della storia più recente (e cupa) di Roma.

In questo breve percorso nel rione Pigna ho attraversato secoli di storia, dall’antica Roma fino al Novecento. Ogni tappa ha svelato un frammento del passato, intrecciando arte, religione e politica.

Tram 8 “Largo di Torre Argentina” all’andata e Metro A “Barberini” al ritorno. Il percorso è fattibile in qualsiasi giorno feriale, con orari ampi. Budget: € 12.