In questi giorni vi abbiamo raccontato l’aumento dei valori del PM10 nell’aria e delle misure di contenimento disposte dal Comune: dai consigli sul corretto uso di mezzi pubblici e impianti termici (6 dicembre), fino al blocco parziale (8 e 9 dicembre) e totale del traffico (10 dicembre). L’allarme è giustificato? Il PM10 inesorabilmente aumenta? Leggiamo con attenzione i numeri.

2015 E 2016: DUE ANNATE SIMILI – Nel grafico abbiamo confrontato gli andamenti della concentrazione del PM10 nel 2016 (anno corrente) e nel 2015 (lo scorso anno). Abbiamo anche inserito i valori dei giorni futuri relativi allo scorso anno: l’intervallo quindi parte dal 28 novembre e finisce il 20 dicembre. In questo modo saremo in grado di valutare se la situazione è peggiorata, e soprattutto cosa ci aspetta.

Bisogna ovviamente fare delle premesse. Abbiamo fatto un confronto diretto tra le date, ma in realtà a date uguali corrispondo giorni della settimana diversi. Ad esempio nel 2015 il 7 dicembre era un mercoledì; nel 2016 è stato un lunedì. Questo implica ovviamente il fatto che sia stato favorevole il classico ponte dell’Immacolata. Le condizioni metereologiche nel 2015 e 2016 sono state quasi identiche: a titolo di esempio riportiamo le due infografiche che si riferiscono all’intervallo del 1-7 dicembre:

 

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(dati Ilmeteo.it, stesso periodo del 2015 e del 2016)

 

Apprestiamoci quindi ad analizzare il nostro grafico. La tendenza è negativa, nel senso che il PM10 spicca inesorabilmente verso l’alto; l’effetto è l’immediato blocco delle auto per lo sfondamento della soglia dei 50 μg/m3 (linea nera).

 

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2015 E 2016 a CONFRONTO – In dettaglio vediamo il confronto con lo scorso anno. Il 2016 parte in sordina, per recuperare velocemente posizioni e supera il 2 dicembre il 2015 (52 a 48), ma dopo essere stato in testa per un altro giorno il 3, il 2015 torna saldamente al comando il 5 dicembre. Il 2015 dopo il picco del 5 dicembre conosce una drastica discesa, che coincide con un nostro pericoloso avvicinamento: il 7 infatti siamo pericolosamente vicini. Purtroppo il 2015 continua a scendere, mentre il 2016 ahimè sale drasticamente, per approdare il 10 dicembre, sulla centralina Fermi, a quota 63!

Cosa era accaduto lo scorso anno? Dal 5 è iniziata una durissima adozione delle targhe alterne, che ha portato all’abbassamento del PM10 fino al crollo del 9 dicembre. È anche vero che il 7 era un lunedì e quindi il Ponte dell’Immacolta ha inciso sulla flessione del 2015. Dopo però (dal 9 in poi) il PM10 ha continuato a salire inesorabilmente con una lieve perdita nel 13;  la regressione si è iniziata a registrare solo a partire dal 21 dicembre: la città iniziava a spopolarsi.

IL FUTURO – Cosa possiamo aspettarci per questa fine d’anno? Lo scorso anno sono state adottate da subito delle misure (targhe alterne e successivo blocco) che hanno comportato un abbassamento del PM10, mentre nel 2016 si è adottata la misura drastica (blocco auto) solo dalla domenica dell’11 dicembre. Nel 2015 targhe alterne e blocco hanno ottenuto buoni effetti fino al 9, ma poi non hanno impedito la crescita pericolosa del PM10. Nel 2016 partiamo in netto svantaggio (siamo già oltre il limite dei 50 μg/m3 e secondo le serie storiche l’andamento non può che aumentare).

Riteniamo che a questo punto le misure devono essere dure, anche se impopolari. Ormai dobbiamo gestire l’emergenza, e quindi consigliamo anche noi l’utilizzo di mezzi pubblici, limitare la circolazione allo stretto indispensabile e la diminuzione dei riscaldamenti. Per il futuro, sarebbe opportuno consultare le serie storiche e valutare provvedimenti preventivi che evitino la solita corsa alla gestione delle emergenze.

Appuntamento alla settima prossima, per verificare se la situazione è migliorata. Il dato è tratto…

 

Fonti dati

http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/basedati/rpgg.php?prov=RMC&year=2016&screen=0

http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/basedati/chimici/chimici.php

(articolo aggiornato il 11 Ottobre 2022)