La chiesina della Magliana, con le sue nuove pitture, si prepara così ad accogliere i pellegrini del primo Giubileo dell’Anno Santo 1300, indetto da Papa Bonifacio VIII. Il grande pellegrinaggio alla tomba dell’apostolo Pietro e agli altri santuari romani porterà nella città eterna migliaia di penitenti, i Romei: premio finale per il lungo viaggio è la redenzione dello spirito e l’indulgenza plenaria.

Il flusso dei Romei è inarrestabile. Sono mille i motivi che spingono a partire. Ad esempio l’espiazione di un grave delitto, oppure la ricerca di un miracolo, come la guarigione da una malattia. Si può partire per sdebitarsi di una “grazia ricevuta”, o per chiedere un un’indulgenza, anche “conto terzi” per i propri parenti in vita, o retroattiva per quelli già defunti.

Il cammino dei pellegrini segue una rotta consolidata ― la Via Francigena ― dal Nord Europa a Roma, attraverso le Alpi. Ma è possibile raggiungere Roma anche attraverso le strade consolari romane, oppure, con una comoda rotta marina con approdo alla foce del Tevere.

Per chi sceglie la rotta marittima, la via Portuense offre il naturale completamento del percorso in direzione Roma: la Portuense diventa così una delle tante vie francigene d’Europa, la “Francigena del mare”.

Lungo la rotta dal mare a Roma il santuario di Papaciro fa da tappa mediana: la ricompensa per questa visita è l’opera miracolosa del santo, in grado di guarire da ogni male. Il pellegrino entra nella chiesina indossando il saio di penitenza, portando con sé il bastone e la conchiglia. Il viaggio è stato disagevole e spesso costellato di rischi e privazioni, a piedi e dormendo all’aperto: guardando l’affresco di San Giacomo alle spalle dell’altare, il pellegrino rivede se stesso.


(articolo aggiornato il 7 Dicembre 2021)