La celebre Aminta di Torquato Tasso, sospesa tra teatro e lirica d’amore, coi i suoi personaggi incastonati in un passato mitico e con uno snodo drammaturgico ricco di stimoli e accadimenti, diventa, grazie a Luca Brinchi e Daniele Spanò, un progetto che si articola attraverso l’incontro tra differenti realtà artistiche che sperimentano linguaggi diversi. Teatro, arte contemporanea, set design per moda ed eventi musicali si fondono nel tentativo di raccontare il conflitto tra le istituzioni civili e le leggi della Natura. Il rimpianto dell’Età dell’Oro sarà il nucleo tematico e visivo dello spettacolo: un luogo e un tempo mitici, nel quale l’uomo ha vissuto libero da vincoli. Tra sentimenti di libertà e pulsioni si descrive una chiave di lettura profonda della vita umana. Come in una profezia l’opera vuole sottolineare la caduta delle certezze umane e il desiderio di abbandonarsi ancora una volta alla grandezza della Natura e delle sue implacabili forze. Si ricreano un luogo e un tempo mitici, nel quale l’uomo ha vissuto libero da vincoli. Un’epoca ideale in cui l’essere umano è stato in grado di godere a pieno dei frutti della Natura e di Amore, animato unicamente dalla libertà e dall’istinto, in assenza di una legge civile che impedisse comportamenti considerati “eccessivi”. “Se piace è lecito”, non solo esprime questo sentimento di libertà e pulsioni, ma descrive una chiave di lettura profonda della vita umana. Un sentimento, questo, incarnato dalla figura del Satiro, unico testimone dell’Arcadia. È il piacere sensuale, erotico e istintivo, quello bestiale e puro, ad essere rimpianto dal coro, un passato perduto dove le regole erano tacite e assenti e la Natura non tramutava in colpa gli istinti delle proprie creature. Aminta e Silvia, vivono in un’eterna adolescenza, momento della vita di ogni individuo in cui emergono le caratteristiche dirompenti dell’età dell’oro.
Aminta. S’ei piace ei lice. Regia, scene, luci e video di Luca Brinchi e Daniele Spanò, drammaturgia e analisi filologica e autorale Erika Z. Galli e Martina Ruggeri (Industria Indipendente).
Orari spettacolo: ore 20. Durata 35’.
Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Sagra Musicale Malatestiana, in collaborazione con Short Theatre.
(articolo aggiornato il 5 Ottobre 2022)