La vicenda dei martiri Abdon e Sennen ci è narrata da una Passio altomedievale, che presenta numerose incongruenze storiche.

La Passio fa risalire la cattura di Abdon e Sennen, nobili orientali, alle campagne militari condotte dall’imperatore Decio (249-251 d.C.) in Persia: i due sarebbero stati quindi condotti a Roma come schiavi e, convertiti al cristianesimo, si sarebbero dedicati alla pietosa assistenza di altri cristiani perseguitati. Imprigionati, e condotti infine al Colosseo per essere sbranati da belve feroci, Abdon e Sennen avrebbero compiuto un miracolo, ammansendo gli animali. Alcuni soldati li avrebbero quindi decapitati, facendo i loro corpi in brandelli. Un diacono, di nome Quirino, ne avrebbe raccolto le spoglie, nascondendole. Anni dopo le spoglie sarebbero state ritrovate dal patrizio romano Ponziano, e sepolte in un campicello di sua proprietà alle pendici di Monteverde, al II miglio della via Portuensis.

Nel tempo, accanto alle spolture di Abdon e Sennen, fiorirà un esteso cimitero catacombale e una estesa necropoli nel sopraterra. Le gallerie ipogee, su più livelli, sono scavate nella roccia arenaria e tufacea e sono purtroppo in gran parte oggi franate. Oggi è percorribile un unico livello.

Va detto che la narrazione agiografica presenta notevoli incongruenze interne e contrasta con la datazione archeologica, che colloca invece la catacomba tra la fine del III secolo e gli inizi del IV.

Nel sito è presente un “battistero sommerso”, realizzato in epoca successiva (tra VI e VII sec.). Consiste in una piscina sotterranea di forma quasi quadrata, con acqua naturale e pareti affrescate. La decorazione pittorica principale, nella parete di fondo, raffigura il Battesimo di Cristo: in esso compaiono le figure di Giovanni Battista e di una colomba (immagine dello Spirito Santo), di un angelo e di una cerva che si disseta all’acqua (immagine allegorica del credente che si avvicina al messaggio cristiano). Al di sotto è raffigurata una croce gemmata, da cui spuntano fiori di rosa.

L’altra decorazione, nella parete di sinistra, raffigura la Coronatio di Abdon e Sennen, con la figura di Cristo che attribuisce la “corona del martirio” (cioè il premio finale della Resurrezione della carne). Abdon e Sennen sono raffigurati con le braccia rivolte al cielo; mentre accanto a loro compaiono altre due figure di martiri, i cui nomi sono Milex e Vincenzo, la cui biografia è sconosciuta. Infine, nella volta della scala che dà accesso al battistero sommerso, è raffigurato un Cristo pantocratore, in stile bizantino.

L’ingresso della catacomba e il suo battistero sono stati riscoperti nel 1602 da Antonio Bosio, il celebre esploratore della “Roma sotterranea”, per poi venire nel tempo gradualmente dimenticati. La riscoperta moderna delle catacombe di Ponziano avviene nel 1917, a seguito della costruzione, su via Poerio, 55, del moderno monastero delle Monache benedettine della Divina Volontà, da cui è possibile ancora oggi visitare la catacomba.


(articolo aggiornato il 26 Giugno 2023)