In quello scorcio inquieto di 1982, però, alla Magliana succede anche dell’altro: sono i giorni del gemellaggio, tra la Magliana e la lontanissima cittadina di Fulda, zonenrandgebiet alla frontiera tra Germania Ovest e Germania Est.
Don Ezio Santella (1934-1987), parroco alla Madonna di Pompei, ha ripreso a officiare le Catacombe di Generosa, riportando in auge il culto dei martiri portuensi Simplicio, Faustino e Beatrice. Don Ezio ha anche scritto una lettera ai fedeli di Fulda, dove dal medioevo riposano le reliquie dei comuni patroni di entrambe le comunità.
Arriva una risposta insperata, in italiano. Si apre un dialogo, si scambiano le prime visite. Incomincia l’afflusso sempre crescente di pellegrini dalle Due Germanie: le autorità filo-sovietiche del resto non hanno nulla da temere da uno scambio culturale nel soviet romano della Magliana. In piazza Madonna di Pompei viene realizzato un tabernacolo a mosaico, da cui parte un cammino devozionale verso la collina, dove è innalzata una croce di acciaio alta 8 metri. L’aneddoto popolare racconta che la croce è abusiva, ma i vigili urbani incaricati di rimuoverla si rifiutano di tirarla giù. Croce, tabernacolo e Cammino di Santa Beatrice esistono ancora oggi.
Seguiranno altri passi, come l’intitolazione a Fulda di Maglianastraße (via della Magliana) e di via Fulda alla Magliana; poi il “patto di amicizia e fratellanza” e infine il gemellaggio ufficiale.
(articolo aggiornato il 22 Ottobre 2022)