Proviamo a tracciare, attraverso una rassegna di cronache recenti, una mappa del crimine nel Territorio Portuense.
L’episodio più eclatante resta l’assalto para-militare del 24 febbraio 2025 a Commercity, la cittadella dell’ingrosso di Ponte Galeria: un commando di circa venti uomini incappucciati sfonda i cancelli e la saracinesca del deposito di una ditta di trasporti, usando come ariete dei veicoli rubati. In pochi minuti spariscono 5000 smartphone di ultima generazione e strumenti tecnologici, per un valore stimato in oltre tre milioni di euro. Per coprirsi la fuga, i malviventi incendiano dei veicoli e spargono chiodi a quattro punte sull’asfalto, con modalità operative che sembrano delineare l’impronta della grande criminalità.
Accanto ai colpi da prima pagina, ci sono le cronache minute. In zona Oderisi da Gubbio c’è un supermercato che è diventato ormai un bersaglio fisso dei rapinatori: il 2 gennaio 2025 due uomini con casco, a bordo di scooter, entrano armati, svuotano cinque casse e scatenano il panico. Copione simile poche settimane prima, il 29 novembre 2024: lo stesso punto vendita era stato rapinato da un bandito solitario incappucciato.
Sullo stesso asse stradale, a gennaio 2025, ignoti tentano una “spaccata” in banca: infrangono le vetrate per raggiungere il bancomat, ma l’allarme li costringe alla fuga a mani vuote.
Sul vicino viale Marconi, a fine novembre 2024, un carabiniere fuori servizio sventa un furto in un negozio d’abbigliamento: inseguimento e ladro bloccato.
L’estate 2025 sposta il mirino sulle piccole attività. In via della Magliana, un sessantenne con pistola giocattolo irrompe in una farmacia: minaccia il farmacista e porta via circa 650 euro.
Un anno prima, luglio 2024, la “banda del buco” svaligia un negozio di ottica in via Oderisi da Gubbio: hanno scavato un tunnel da un box sotterraneo e hanno compiuto il furto di occhiali di lusso per 40.000 euro.
Pochi giorni dopo, ad agosto, un altro gruppo tenta una spaccata con carro attrezzi contro una banca a largo La Loggia: vengono messi in fuga all’arrivo delle pattuglie.
Nella stessa estate due rapinatori, armati di armi finte, colpiscono un negozio su viale Marconi e un altro su via Portuense, minacciando i titolari.
Le indagini più recenti raccontano anche la storia di “zio e nipote”, ritenuti responsabili di una serie di rapine in negozi tra viale Marconi e via Portuense. Armati di pistola e coltello, avrebbero messo a segno almeno due colpi in febbraio: sono stati individuati grazie alle descrizioni delle vittime.
Il 2024 lascia una lunga scia di rapine: un rapinatore seriale assalta sei farmacie tra Corviale e Portuense; alla Magliana la titolare di una farmacia viene aggredita e colpita con il calcio di una pistola durante una rapina; una banda tenta di rubare la cassaforte di una sala bingo in via della Magliana.
Strade insicure (rapine e aggressioni a passanti e operatori dei servizi)
Un altro fronte della piccola criminalità corre tra violenze di strada e reati diffusi. Il 3 settembre 2025 su viale Marconi i Carabinieri intercettano una Fiat 500 del car sharing rubata e avviata con una centralina elettronica illegale: a bordo ci sono quattro giovanissimi, con un sedicenne alla guida.
Nello stesso quadrante si registrano aggressioni a passanti e famiglie. Il 27 luglio 2025, a piazza della Radio, un 44enne senza fissa dimora e in stato di ebbrezza tenta di strappare una bambina di 7 anni dalle braccia della madre, in mezzo alla strada. La afferra per alcuni istanti, la donna riesce a riprenderla e infine si rifugia in un negozio; i passanti affrontano l’uomo e lo bloccano.
Pochi mesi prima, l’8 maggio 2025, in via della Magliana Nuova, una 27enne viene aggredita da un uomo col volto coperto dal cappuccio e armato di cacciavite. Nella colluttazione si ferisce a una mano, consegna le chiavi della sua auto e il rapinatore fugge con il veicolo. Soccorsa, riporta una ferita lieve e un enorme spavento.
Alcuni mesi prima, nel gennaio 2025, su viale Marconi, una donna – une trentenne straniera – dà in escandescenze dentro un negozio. Intervenute due vigilesse, la donna sferra un pugno al volto a una delle due vigilesse, tenta la fuga e aggredisce anche una cliente che prova a fermarla. L’agente ferita e la passante contusa finiscono al San Camillo.
Nel novembre 2024, a via Pietro Blaserna, un episodio scuote il quartiere Marconi: all’alba una donna diretta al lavoro viene afferrata per i capelli da uno sconosciuto che tenta di strapparle la borsa. Lei resiste e cade a terra. Fortunatamente, l’arrivo di un passante che portava il cane a passeggio mette in fuga l’aggressore.
Qualche settimana prima, settembre 2024, un 35enne straniero colpisce con un pugno alla nuca un uomo che cammina in via della Magliana, strappandogli la collana d’oro. Verrà rintracciato poco dopo grazie alla descrizione della vittima. Nell’aprile 2024, in zona Portuense, un uomo su scooter tenta di scippare la borsa a una donna: perde il controllo, finisce a terra e prova a scappare a piedi; le forze dell’ordine lo bloccano.
Il salto indietro al 2023 completa il quadro. A dicembre, su viale Marconi, un imprenditore fermo al semaforo con la Porsche viene affiancato da due in scooter: sotto la minaccia di una pistola consegna il suo orologio Rolex. A novembre, terrore su un autobus della linea 228: un passeggero armato di forbici minaccia una donna e l’autista è costretto a fermare la corsa. Settembre 2023: tra via Enrico Fermi e via Avicenna, un uomo armato di taglierino aggredisce in serie alcune donne; in un altro caso, su via Fermi, una donna viene ferita con un cavatappi durante un tentativo di rapina.
A maggio 2023 finisce in cronaca il tentativo di rapina all’ex calciatore Alessio Cerci: due banditi in scooter, pistola in pugno (poi rivelatasi giocattolo), lo bloccano in via Volpato (Marconi) e intimano di consegnare l’orologio. Cerci, mantenendo il sangue freddo, riesce a metterli in fuga.
Furti negli appartamenti e nelle pertinenze
Altro fronte: quello dei furti in casa. L’ultimo colpo eclatante è del 27 agosto 2025, su via Emilio Almansi al Portuense: una coppia rincasa e trova l’appartamento svaligiato. I ladri hanno agito nella fascia preserale, forzando la porta d’ingresso sul retro con strumenti da scasso. La camera da letto è messa a soqquadro fino alla cassaforte, abilmente nascosta in un mobile a ripiani: perforata con un trapano e svuotata di 20.000 euro in contanti e due orologi di lusso. Bottino stimato: oltre 40.000 euro. Nessuna telecamera utile: orario scelto, studio dell’area e capacità di aprire una cassaforte indicano una banda specializzata.
Quando cittadini e forze dell’ordine dialogano, i risultati arrivano. L’8 aprile 2025, al Trullo, vengono arrestati tre topi d’appartamento sorpresi in flagrante: alcuni vicini di casa, insospettiti da rumori in un palazzo di via Castiglione d’Orcia, chiamano il 112. Le pattuglie li bloccano mentre escono da un appartamento appena svaligiato, con addosso gioielli rubati. Nella perquisizione spunta dentro un borsone un kit completo da scasso, con cacciavite, grimaldelli e chiavi speciali. Refurtiva recuperata e restituita.
Ma il problema non ha radici recenti. Estate 2023: a luglio spopola sui social il “ladro in calzini”. Le telecamere di un condominio di Marconi riprendono, nel cuore della notte, un individuo scalzo (solo i calzini per attutire i passi) sui pianerottoli in cerca di un alloggio incustodito. Le immagini rimbalzano nei gruppi di zona; segnalazioni analoghe arrivano da quartieri lontani, facendo ipotizzare un “professionista itinerante”.
Il mese prima, giugno 2023, due furti eclatanti scuotono il “Serpentone” di Corviale: in pochi giorni vengono svaligiate due abitazioni all’ultimo piano, fatto inedito a memoria di inquilino. In entrambi i casi i ladri entrano nottetempo con la tecnica della chiave passepartout; approfittano del silenzio e dei residenti addormentati per frugare in altre stanze e svuotare cassetti e armadi. Fuga indisturbata con denaro e preziosi, scoperti solo all’ora del risveglio.
Sempre nel 2023, la Valle Galeria diventa teatro della “banda del sonnifero”, così ribattezzata per la presunta abitudine di narcotizzare le vittime. Prima ondata a Massimina, maggio 2023: almeno quattro appartamenti ripuliti in poche notti. Poco dopo, i ladri si spostano verso Ponte Galeria: i proprietari di una villetta al mattino si svegliano intontiti, con nausea e capogiri; nella notte spariscono gioielli e contanti per circa 35.000 euro. Dopo quel colpo la banda pare dissolversi.
Intanto, sui social locali si moltiplicano le contromisure “fai da te”: sistemi anti-gas nelle camere, grate e allarmi, foto di auto sospette, chat condominiali e di vicinato su WhatsApp e Facebook, videosorveglianza condivisa, perfino pattugliamenti spontanei – le cosiddette “ronde” – nelle strade più isolate.
La predazione non risparmia beni pubblici e veicoli in sosta. All’inizio del 2023, nel parcheggio della caserma di via Portuense, diverse auto private di militari vengono trovate con finestrini infranti e interni rovistati. Durante le festività natalizie del 2022, in via Pietro Frattini (Villa Bonelli) spariscono le batterie di varie auto ibride. E lungo la Roma-Fiumicino (zona Magliana Nord) scompare da un’auto della Polizia locale, parcheggiata in un’area di servizio, una serie di effetti personali tra cui parti di uniforme e lampeggianti portatili.
Truffe, vandalismi & altri episodi
Concludiamo questa rassegna con la fascia grigia dei reati “cosiddetti” minori: truffe, vandalismi, predazioni seriali che, pur lontane dalle grandi rapine, scavano nella percezione quotidiana di sicurezza.
Il bollettino parte dalle auto in sosta: parabrezza distrutti, vetri in frantumi, abitacoli rovistati. A giugno 2025, in via Isacco Artom (Villa Flora), numerosi residenti si svegliano con i parabrezza in schegge. Copione già visto: a febbraio in zona Colle del Sole, a gennaio nell’area di Parco de’ Medici, con vetri infranti in serie e, spesso, nessun bottino. Al Trullo-Portuense episodi ripetuti ci sono stati tra via Monte delle Capre, via Mancini e via Giannetto Valli. Spesso il danno supera l’eventuale valore sottratto: indizio di bande giovanili o piccoli gruppi dediti in “raid” notturni, più attratti dal vandalismo – o da pezzi di ricambio per il mercato nero – che dal furto mirato.
A Corviale, marzo 2025, un blitz della Polizia scopre 13 allacci abusivi alla rete elettrica in altrettanti appartamenti del “Serpentone”: famiglie che rubavano corrente per sfuggire alle bollette, con impianti manomessi e cavi volanti a rischio incendio. Gennaio 2025, sempre a Corviale: un 30enne viene fermato su scooter rubato con targa contraffatta.
Le festività portano esplosivi fuorilegge. Dicembre 2024, Corviale: sequestrati oltre 150 kg di fuochi d’artificio illegali in un appartamento. Lo stesso giorno, in un bar poco distante, affiorano altri 350 kg di botti proibiti pronti per la vendita: segno di un traffico intenso in vista di Capodanno.
Nel comprensorio, maggio 2024, i Carabinieri scoprono a largo Quadrelli un “cimitero” di moto rubate: 25 motocicli occultati tra garage e cortili, alcuni già cannibalizzati. Durante i controlli, un 36enne viene trovato con un borsello pieno di chiavi sospette e grimaldelli: pronto a scassinare, forse altri scooter o scantinati.
Un nuovo fronte è quello della “micromobilità elettrica”. Ad agosto 2025, su via della Magliana, un furgone segnalato via GPS conduce le forze dell’ordine a una e-bike rubata; la perquisizione rivela un magazzino itinerante con altre e-bike e monopattini elettrici smontati, a conferma del mercato nero di bici elettriche e pezzi. Altro episodio ad aprile 2024, a Marconi: due persone sono bloccate mentre forzano il vano sottosella di uno scooter, a caccia di batterie e componenti elettronici.
Viale Marconi, inoltre, si conferma corridoio di fuga e teatro d’inseguimenti. Inizio 2025: un diciottenne su moto di grossa cilindrata forza un posto di blocco, corre a folle velocità e si schianta contro un guard-rail, riportando ferite serie. Fine 2024, ponte Marconi: un’auto sospetta non si ferma all’alt, sperona la gazzella e innesca un inseguimento lungo il Tevere; i fuggitivi spariscono nel dedalo dell’Ostiense.
Accanto, altri episodi rivelatori. Ad inizio 2025, si registra un episodio di “cavallo di ritorno” alla Magliana: ad un musicista vittima del furto del suo violino viene offerta la restituzione, dietro pagamento, dello strumento. Abbiamo passato in rassegna episodi di criminalità diffusa: non gonfiano le statistiche dei grandi reati, ma erodono la qualità della vita. Ci sono però degli antidoti: la presenza visibile delle forze dell’ordine, la riqualificazione degli spazi degradati, e il coinvolgimento dei residenti in forme di sorveglianza partecipata. Solo così i piccoli colpi smetteranno di fare una grande paura.
(articolo aggiornato il 24 Ottobre 2025)



