Il futuro dell’ex complesso industriale Mira Lanza, situato tra via Einstein e la riva del Tevere, resta ancora da definire, sebbene si stia delineando uno scenario nuovo.
Nel 2022 l’amministrazione comunale ha promosso il secondo bando Re-Inventing Cities, a maglie più ampie rispetto al primo bando, andato deserto per via dei vincoli economici stringenti. Anche questo secondo tentativo, tuttavia, è rimasto privo di proposte.
Il 23 aprile 2024 il Comune e l’università Roma Tre hanno firmato una lettera d’intenti per riqualificare l’ex saponificio, coinvolgendo municipi limitrofi e valutando sinergie con Eni, proprietaria della vicina area ex Italgas. L’accordo prevede verifiche tecniche e la concessione del complesso immobiliare all’ateneo di via Ostiense, con l’obiettivo di creare studentati, foresterie per docenti e spazi universitari.
Nel dicembre 2024 l’intesa ha registrato un avanzamento, con l’annuncio di un protocollo d’intesa, primo passo verso azioni concrete. L’università ha confermato l’intenzione di sviluppare un progetto ispirato al modello dell’ex Mattatoio di Testaccio, integrandolo con gli spazi verdi come il futuro Parco Papareschi. L’iniziativa è considerata strategica per ampliare la presenza universitaria nel quadrante Marconi.
Nonostante i progetti, il sito versa ancora in stato di degrado. Il 30 luglio 2024 un esposto del consigliere municipale Marco Palma ha segnalato l’accumulo di rifiuti e insediamenti abusivi, richiedendo interventi urgenti per prevenire incendi e contaminazioni. La Asl Rm3 ha sollecitato verifiche e bonifiche, descrivendo l’area come una “bomba ecologica”. In seguito, il 5 agosto 2024, la Prefettura ha invitato Comune, Protezione civile e Municipio XI ad adottare misure immediate per la sicurezza pubblica, segnalando rischi di incendi e dispersione di diossine.
A differenza dell’ex Mira Lanza, il progetto del Parco Papareschi, che circonda l’ex saponificio, sembra invece avviarsi verso una fase concreta.
Del parco se ne discute ormai da vent’anni, ma l’opera è rimasta bloccata da scelte amministrative altalenanti e problemi ambientali. Indagini recenti hanno infatti evidenziato alti livelli di inquinamento nel suolo, rendendo necessaria una caratterizzazione dei terreni, approvata dall’Arpa.
Quest’ultimo passaggio ha permesso al Campidoglio di rilanciare il progetto, stanziando 2,5 milioni di euro in due annualità: progettazione nel 2024 e bonifica a partire dal 2025. La bonifica è stata affidata a Eni Rewind, con l’obiettivo di trasformare le aree libere in un parco di quartiere, integrando archeologia industriale, riqualificazione ambientale e connessioni urbane, per riconciliare il quartiere Marconi con l’accesso al fiume Tevere.
Il progetto di una corsia preferenziale per il trasporto pubblico su viale Marconi appare invece definitivamente abbandonato.
Il progetto risale all’amministrazione Raggi. Prevedeva la trasformazione dello “square centrale”, oggi invaso dalle auto in sosta selvaggia, in una corsia centrale riservata al passaggio del bus e di una pista ciclabile. Nonostante un finanziamento di 5,5 milioni di euro dal bilancio cittadino e il coinvolgimento dei cittadini attraverso un questionario online, il progetto ha incontrato resistenze e difficoltà.
Nel 2019 erano state presentate alcune offerte da parte degli operatori interessati a realizzare l’opera, ma un ricorso da alcune stazioni di carburante ha bloccato i lavori. Tentativi di risolvere il contenzioso in via bonaria non hanno portato risultati concreti, complicati anche da divisioni interne alla maggioranza del Movimento 5 Stelle.
Intanto c’è stato un cambio di amministrazione, sia in comune che in municipio. Le notizie di cronaca più recenti sulla preferenziale risalgono ad inizio 2024, quando Francesca Sappia, ex consigliera municipale, ha richiesto un accesso agli atti, per fare il punto sui ricorsi pendenti e ottenere così un posizionamento dell’amministrazione capitolina sull’iter della preferenziale. La risposta fornita dal Dipartimento Mobilità e Urbanistica ha confermato che, a causa di esigenze mutate, l’assessore alla mobilità ha richiesto di non dare seguito alla corsia preferenziale.
Lo square centrale continuerà quindi a funzionare come parcheggio. Almeno fino al 2028, quando si prevede il passaggio del tram.
Il futuro di viale Marconi si incrocia con un’altra partita, quella del passaggio del tram.
Il progetto del “corridoio della mobilità” su viale Marconi, noto anche come Tangenziale Tranviaria Sud, rientra nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile approvato dall’Assemblea Capitolina nel febbraio 2022. L’intervento prevede un collegamento su rotaia lungo l’asse viale Marconi, supera Ponte Marconi verso l’università Roma Tre e poi devia su San Paolo, attraversa il Parco dell’Appia Antica e infine attesta il capolinea a Subaugusta, nel quadrante Est di Roma. Per la sua realizzazione è stato stimato un costo di circa 42 milioni di euro.
È bene tuttavia ricordare che il tram di Marconi rientra nel progetto più ampio di realizzare a Roma nuove linee tranviarie e rimodernare quelle esistenti. Questa progettualità divide sostanzialmente le nuove linee tranviarie in due classi di priorità: quelle da fare nel 2026, e quelle da realizzarsi dopo, in tempi migliori. Ad oggi le linee considerate prioritarie sono quella su viale Togliatti, la Termini-Giardinetti-Tor Vergata, la Termini-Vaticano-Aurelio e il collegamento tra le stazioni Termini e Tiburtina. Per tutte le altre linee, tra cui quella di viale Marconi, l’orizzonte è fissato a non prima del 2028. L’intervento su viale Marconi rimane quindi programmato, ma non è operativo.
Nel frattempo, il 15 gennaio 2024 è stato avviato lo studio per un nuovo deposito tranviario vicino alla stazione di Trastevere, previsto su due livelli per ospitare i nuovi tram e migliorare la manutenzione. La scelta è frutto di un protocollo d’intesa del 13 ottobre 2023 tra Roma Capitale e Ferrovie dello Stato. Anche il contemporaneo restyling e ammodernamento della linea 8 è considerato strategico per gestire il futuro incremento dei tram.
(articolo aggiornato il 11 Gennaio 2025)