Maggio 2024: su via Fulda, nei pressi dell’ospedale Israelitico, vengono abbattuti due pini ormai secchi e pericolanti. Nello stesso periodo, poco distante su via dell’Oratorio Damasiano, il Dipartimento comunale Ambiente ha autorizzato l’abbattimento di altri due esemplari secchi di pino, anch’essi pericolanti. A fronte di questi abbattimenti sono previste delle sostituzioni entro un anno.
Tuttavia è poco probabile che i nuovi alberi saranno dei pini, a causa della vulnerabilità di questa specie agli attacchi parassitari della “cocciniglia tartaruga”, un parassita che di questi tempi sta colpendo i pini romani, portandoli all’essiccamento. Il fenomeno ha interessato diverse zone della città, incluse la Cristoforo Colombo e la pineta di Castel Fusano, dove vi sono stati dei tagli. Nelle ville storiche, come Villa Borghese, Villa Sciarra e il Pincio, il taglio dei pini, talvolta secolari, ha sollevato proteste, portando l’associazione Italia Nostra a segnalare gli interventi all’attenzione dell’UNESCO. È un problema abbastanza serio e dibattuto, perché l’uso degli insetticidi disponibili non sembra in grado di contenere l’infestazione da cocciniglia, lasciando la soluzione estrema del taglio dei pini malati come unica soluzione praticabile.
A fronte di alberi tagliati, altri vengono piantati. Nel marzo 2024 sono iniziate operazioni di piantumazione in via Pietro Blaserna, quartiere Marconi. Qui sono stati messi a dimora 45 “cercis siliquastrum”, comunemente noti come alberi di Giuda, selezionati per la loro resistenza. L’albero di Giuda è riconoscibilissimo in città, perché in primavera l’albero si ricopre di fiori rosa-violacei vivaci, che regalano ai passanti un piccolo spettacolo per gli occhi.
Contemporaneamente sulla stessa via sono stati eseguiti 25 interventi di potatura.
L’iniziativa si inserisce in un piano più ampio volto a ricostruire i filari alberati nelle strade cittadine e a migliorare la qualità ambientale. Il progetto di via Blaserna rientra nella strategia comunale di rinnovo del verde urbano, che prevede la messa a dimora di oltre 5.600 nuove piante in vari quartieri. L’obiettivo è compensare le perdite dovute agli abbattimenti di alberi vecchi con nuove piantumazioni di giovani alberi di pregio.
Un bilancio (e una cronaca) dei roghi estivi 2024 è il seguente.
Il 19 giugno 2024 un incendio di sterpaglie scoppiato nei pressi dei binariferroviari a ridosso di via Lago di Traiano ha interrotto la circolazione ferroviaria sulla linea FL1. I vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l’area.
Il 17 luglio 2024 un vasto incendio ha interessato la zona di Casal Lumbroso, colpendo una fabbrica di vernici. Le fiamme, partite da sterpaglie, hanno distrutto materiali infiammabili come plastica e legno, generando un’intensa nube di fumo. Alcune abitazioni sono state evacuate in via precauzionale. I vigili del fuoco hanno operato lungo via del Casale Lumbroso e le strade adiacenti per contenere il rogo e impedire la propagazione. Nella notte si sono altri incendi in via Luigi Candoni e via del Fosso della Magliana.
Il 6 agosto 2024 diversi incendi si sono verificati tra Ponte Galeria e Parco de’ Medici. Un fronte di fuoco è divampato in via Commendatore Azelio Marsicola, visibile a chilometri di distanza. Il fumo ha raggiunto le zone di Acilia e Ostia, mentre il traffico sul Grande Raccordo Anulare ha subito rallentamenti. Due squadre dei vigili del fuoco hanno utilizzato autobotti e moduli antincendio per domare le fiamme.
L’11 agosto 2024 un incendio boschivo ha colpito l’area tra via della Pisana e la Massimina. Il fumo scuro era visibile dal Raccordo e dall’aeroporto. Le operazioni hanno coinvolto sei squadre di soccorso e un elicottero. Il parco acquatico Hydromania è stato evacuato per precauzione. Nel pomeriggio mezzi speciali hanno rafforzato l’intervento per mettere in sicurezza le abitazioni circostanti.
Il 28 e 29 agosto 2024 si sono verificati incendi multipli, che hanno colpito Massimina, Malagrotta e Muratella. Le fiamme si sono spinte fino a Piana del Sole e Bravetta. Il fumo denso ha costretto alla chiusura temporanea della pista 16L dell’Aeroporto di Fiumicino, interrompendo le operazioni di decollo e atterraggio, per consentire l’intervento di canadair ed elicotteri. Le squadre di soccorso hanno operato in via Monte Carnevale e via Salvatore Ottolenghi, proteggendo le abitazioni minacciate dalle fiamme. La protezione civile ha invitato i residenti nel raggio di tre chilometri a rimanere al chiuso e limitare le attività all’aperto.
(articolo aggiornato il 11 Gennaio 2025)