Capita sempre più spesso di incontrare cinghiali (sus scrofa), nei parchi urbani e a margine della città. L’episodio più recente risale al marzo 2024, quando quattro ungulati selvatici sono stati segnalati nel parchetto della biblioteca Nicolini di Corviale. Sul posto sono intervenuti la polizia locale e metropolitana, insieme al personale della Asl Roma 3, per operare come da prassi: cattura degli animali con narcotici e loro trasferimento in un’area lontana dalla città. In un primo tempo si è parlato però di un abbattimento (così diceva l’allarme di un’associazione ambientalista, che ha diffuso sul web le immagini dell’intervento) ma le cose fortunatamente sembrerebbero essere andate diversamente.

Va detto che sul territorio gli avvistamenti di cinghiali, nel tempo, sono stati numerosi, talvolta anche con sinistri stradali. Nel gennaio 2022 un uomo è stato sbalzato a terra all’incrocio tra via Portuense e via del Ponte Pisano, dopo che un cinghiale gli ha attraversato la strada. Un caso simile è avvenuto nel giugno 2020 a Piana del Sole, quando due giovani su uno scooter sono finiti in ospedale sempre a causa di una collisione con un cinghiale. Inoltre, nell’ottobre 2020, un intero branco di cinghiali è stato avvistato in via della Pisana, nei pressi della Città dei Ragazzi.

Anche la volpe rossa (vulpes vulpes) si incontra spesso. Nel marzo 2021, a Ponte Galeria, c’è stato un episodio di bracconaggio: una volpe è rimasta intrappolata in una tagliola di grandi dimensioni. Passeggiare in campagna dunque può essere pericoloso, non solo per gli incontri con le fiere selvatiche, ma per le pratiche senza scrupoli dei cacciatori.

In campagna si incontra anche il ragno violino (loxosceles rufescens), un ragno minuscolo che si può incontrare soprattutto in estate. Nell’estate 2022 si sono registrati cinque attacchi di ragno violino, nella zona del Portuense. Gli incidenti, avvenuti principalmente in contesti ruderali e abitazioni disabitate, hanno provocato lesioni cutanee infettive nei soggetti colpiti. Se non curati questi morsi possono portare a conseguenze assai gravi.

Le cronache recenti (settembre 2024) ci parlano di una bidella coraggiosa, della scuola dell’infanzia Benucci di via Francesco Ribotti al Portuense, che ha provato a catturare un serpente introdottosi in una stanza dell’istituto. La donna purtroppo è stata morsa ad una mano ed è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo per le cure. L’incidente ha richiesto anche l’intervento dei carabinieri forestali, che hanno identificato il rettile, che alcuni colleghi della bidella sono riusciti a fotografare. È importante, in caso di morsi, riuscire a fotografare il rettile, per consentire ai sanitari una rapida individuazione dell’antidoto più opportuno. Fortunatamente non si trattava di un rettile velenoso ma di un comune biacco (hierophis viridiflavus), un serpentone locale molto appariscente (può raggiungere la lunghezza di un metro e mezzo) ma quasi innocuo. Il “quasi” deriva dal fatto che il biacco se si sente minacciato può comunque mordere. Poiché la presenza del biacco è spesso associata alla presenza di topi, nella scuola sono stati fatti interventi di derattizzazione, che hanno portato alla chiusura dell’istituto per tre giorni.

Un altro episodio, a lieto fine, è del febbraio 2024 e riguarda una poiana (buteo buteo). Il grande rapace migratore (ha un’apertura alare di 130 centimetri) era stato impallinato dai bracconieri, fuori dalla stagione di caccia. La poiana è stata curata per tre mesi dai volontari del centro di recupero della fauna selvatica della Lipu nella riserva di Castel di Guido, ed in seguito è stata liberata in natura.

Un discorso a parte meritano i lupi (canis lupus), avvistati sempre più di frequente nel “grande Ovest” tra Roma e il mare. I primi avvistamenti sporadici di lupi risalgono al lontano 2010, nella tenuta di Castel di Guido. Si tratta probabilmente di giovani maschi “in dispersione”, cioè di giovani esemplari che lasciano il proprio branco e perlustrano nuovi territori in cerca di una compagna con cui formare un branco proprio. Dal 2013 le segnalazioni si estendono anche alle vicine aree di Fregene e Maccarese. Un intero branco, stanziale, è invece da tempo segnalato più a nord, nella riserva di Macchiagrande gestita dal WWF.

A dieci anni di distanza, nel 2020, nella tenuta di Castel di Guido, si insediano stabilmente due piccoli nuovi branchi, collocati uno nella parte settentrionale della tenuta e l’altro in quella meridionale. Gli studiosi riescono a immortalare con delle fototrappole il maschio alpha (il capobranco) del branco del sud, cui viene dato il nome di Nerone.

Se il branco “del sud” e il “branco del nord” sembrano intrattenere tra di loro rapporti di pacifica coesistenza, non altrettanto avviene tra il branco del nord e i giovani maschi in dispersione provenienti dall’entroterra. Nel 2021 si registrano almeno due scontri: uno di questi è particolarmente violento e si conclude con la cacciata di un giovane invasore – un esemplare maschio di nome Anco Marzio – verso il territorio del branco del sud.

Nel 2022 intanto, proprio nel territorio del branco del sud, avviene un evento drammatico: il capobranco Nerone viene investito mortalmente da un’automobile. È in questa fase che il lupo solitario Anco Marzio e il branco del sud rimasto senza una guida si incontrano, divenendone il nuovo maschio alpha. Anco Marzio non tarda ad ambientarsi: sceglie come compagna la lupa Galeria, figlia di Nerone, e genera ben sette cuccioli.

Queste storie le conosciamo grazie ad una campagna di monitoraggio, i cui risultati sono stati esposti nel dicembre 2024, da WWF e Lipu nella sala consiliare di Fiumicino.

Un’ultima sezione del racconto la dedichiamo ad incontri con animali decisamente più comuni, ma con vicende straordinarie. Ha suscitato commozione la vicenda triste di un cane di nome Giorgio, accoltellato e gettato in un torrente a Ponte Galeria nel giugno 2024. Giorgio era un “cane di nessuno”, ma aveva saputo farsi volere bene dalla comunità locale. L’episodio di Ponte Galeria ha portato all’installazione, a novembre, di una targa commemorativa per sensibilizzare contro la violenza sugli animali.

Anche i gatti sono spesso protagonisti delle cronache. Dal marzo 2024 il gattile del Forlanini è a rischio chiusura, a seguito della nuova destinazione dell’ex ospedale in attesa di riqualificazione. Le associazioni animaliste chiedono garanzie per preservare il rifugio. Più risalente nel tempo (nel gennaio 2022) è la morte della micetta Principessa Arvalia, mascotte del Municipio XI. La micetta assisteva a tutte le sedute del consiglio municipale: la sua scomparsa ha unito i politici locali in maniera bipartizan. Sempre nel 2022, un incendio ha distrutto l’oasi felina Gattoland, sotto il Ponte della Magliana.

In città si incontrano spesso anche varie specie di ovini. Dal 2021 al 2022, numerosi avvistamenti di pecore e capre hanno interessato il Trullo e il Corviale. Nell’ottobre 2022 sono avvistate tre pecorelle al Trullo, su via Sarzana. Per raggiungere le fronde più alte e succulente di un albero sono salite sul tetto di una Fiat Panda, con tanto di immagini che hanno fatto il giro del web. Stessa scena nell’aprile 2022, sempre al Trullo, dove a potare una siepe c’è una intera squadriglia di capre. Nel novembre 2021 un’altra squadriglia di capre “giardiniere” hanno rasato l’erba in uno spartitraffico al Corviale. Nel febbraio 2021 un gregge di pecore ha attraversato viale Newton, paralizzando il traffico.

Il 20 maggio 2024, una strana coppia di equini, per la precisione un cavallo e un mulo, è stata vista percorrere lungotevere degli Artigiani, nel quartiere Marconi. Una vicenda simile era successa anche nel giugno 2021, quando alcuni cavalli sono fuggiti al galoppo da un maneggio lungo il fiume: li hanno ritrovati mansueti nei giardinetti alle spalle delle scuole, sotto gli occhi increduli e sognanti dei bambini.


(articolo aggiornato il 12 Gennaio 2025)